Si consiglia la lettura dei precedenti post relativi a questo film, partendo da
#ScenaMemorabile 1 di "Sanshiro Sugata" (1943) di Akira Kurosawa
#ScenaMemorabile 4 (34'): Il combattimento con finale in slow motion
In questa scena viene descritto il combattimentimento di Sanshiro Sugata, a rappresentare la scuola di judo del maestro Yano, contro Saburo Monma, a rappresentare la scuola di jujutsu del maestro Murai.
Saburo aveva affrontato il maestro Yano vicino al fiume.
Ho diviso questa scena in 4 parti:
1. Preparazione al combattimento;
2. Inizio del combattimento;
3. Ripresa del combattimento;
4. Fine del combattimento.
Vediamola assieme.
Parte 1 - Preparazione al combattimento
La scena si apre nel dojo dove sta per avvenire il combattimento tra le due scuole, oltre i due principali contendenti sono presenti sia i due maestri che i diversi discepoli dei due gruppi, tutti rigorosamente seduti in modo composto, ad attendere il combattimento.
Inquadratura 1Monma si alza, siamo abbastanza vicini a lui e lo vediamo in un mezzo busto, lo seguiamo con una panoramica orizzontale da destra verso sinistra, mentre si sposta verso il centro del dojo, guardando in cagnesco Sanshiro seduto, lo supera e si posiziona. Saburo con questa entrata si è allontanato un po' da noi (che rimaniamo tra gli spettatori) e lo vediamo in un piano americano, mentre Sanshiro è seduto sullo sfondo, vicino ad un compagno della scuola.
Inquadratura 2
Stacco su Sanshiro e sul suo amico, ci siamo quindi spostati dall'altra parte del dojo e siamo vicini a loro due, tanto da vederli come mezzi busti. Sanshiro scambia uno sguardo col compagno della scuola a lui vicino, poi si alza, lo seguiamo con una panoramica orizzontale da destra verso sinistra, analoga alla precedente, mentre si sposta verso il centro del dojo, raggiunge l'avversario, lo supera e si posiziona.
Anche Sanshiro, come prima di lui Monma, si è allontanato da noi (che rimaniamo tra gli spettatori) e lo vediamo in una figura intera. Entra in questa inquadratura anche l'arbitro che dà il via al combattimento.
Con queste due inquadrature Kurosawa ha cominciato a prepararci allo scontro:
- ha posizionando i due avversari nello spazio;
- ci ha mostrato l'ambiente e le comparse presenti;
- ci ha fatto sentire come spettatori tra gli spettatori;
- ha catturato la nostra attenzione.
Una musica di sottofondo ben si adatta ad anticipare lo scontro tra le due scuole, i tempi sono lenti e dilatati, la suspense è tangibile, tutto è pronto per cominciare, sia i due combattenti che il nostro stato d'animo.
Parte 2 - Inizio del combattimento
Sanshiro si inginocchia, china il capo, effettua i rituali saluti rispettosi verso Saburo che, di contro, rimane agguerrito e non porge i suoi saluti (divenendo così ai nostri occhi immediatamente antisportivo e quindi antipatico). Lo scontro parte immediatamente in modo concitato, Monma dà subito fondo a tutta la propria forza e determinazine, urla, afferra Sugata (e viene afferrato), cerca di trovare la posizione giusta per lanciarlo a terra ma non la trova; i due corrono di inquadratura in inquadratura, uscendo da una ed entrando nell'altra (coerentemente), spostandosi da una parte all'altra del dojo, li vediamo saltare, dimenarsi, sempre in piedi, e seguiamo i loro movimenti anche nei volti e negli sguardi degli spettatori che osservano con estrema attenzione il combattimento (a cui è legato l'onore della propria scuola).
Niente di fatto: i due lasciano le rispettive prese e prendono momentaneamente distanza uno dall'altro, ma osservando con attenzione le due successive inquadrature notiamo qualcosa.
Inquadratura 3
Saburo Monma, che vediamo in mezza figura, ha il fiatone ed è visibilmente sconvolto ("come è possibile non sia riuscito ad atterrarlo?" gli si legge in faccia) le sue braccia ricadono verso il basso, come se stesse già per arrendersi, le mani sono fuori dall'inquadratura, come se fossero fuori gioco e non le potesse più usare per afferrare l'avversario, come ha appena fatto. Il suo sguardo è verso sinistra.
Inquadratura 4
Sanshiro Sugata, che vediamo in mezza figura, è invece tranquillo e calmo, le sue braccia sono pronte ad afferrare l'avversario, le mani sono nell'inquadratura, è in posizione, sereno, sembra che per lui il combattimento non sia ancora cominciato. Il suo sguardo è leggermente verso destra, a raccordarsi coerentemente con quello dell'avversario.
Il combattimento non si è ancora concluso ma queste due inquadrature ci dicono già chi sarà il vincitore.
Parte 3 - Ripresa del combattimento
Il combattimento riprende.
Inquadrature 5 e 6
Saburo si fa di nuovo avanti, lo vediamo in una semisoggettiva di Sanshiro.
Controcampo su Sanshiro che si fa indietro, per sfuggire alla presa dell'avversario.
L'azione si ripete due volte.
Siamo più vicini a Sanshiro che a Monma, praticamente siamo "dalla sua parte".
Inquadratura 7 e 8
Sanshiro si fa avanti, afferra l'avversario e lo tira verso di sè.
La macchina da presa (mdp) li segue e continua il movimento verso sinistra con una panoramica, rallentando su alcuni spettatori, tra cui il meastro Murai e quello che sarà l'avversario finale di Sanshiro.
In realtà questa è una sola inquadratura che comincia sui due combattenti e con un movimento di macchina (mdm) si conclude su alcuni spettatori, tra cui il maestro di jujitsu Murai.
Inquadratura 9, 10, 11, 12 e 13
La lotta si fa concitata, Sanshiro sferra il suo attacco più potente.
In queste 5 inquadrature Kurosawa deve cercare di descriverci la forza e abilità di Sanshiro con un'azione iperbolica, in cui fa volare l'avversario (letteralmente) in un angolo del dojo:
7. Sanshiro afferra il braccio di Monma e lo strattona a sè; stacco;
8. dettaglio delle gambe di Sanshiro si muovono veloci per effettuare la mossa di judo; stacco;
9. Sanshiro rotea su se stesso e scaraventa Monma verso sinistra; stacco;
10. Monma entra in campo, da destra verso sinistra e quindi coerentemente con la precedente inquadratura, è solo un breve istante in cui "vola" nell'inquadratura; stacco;
11. ancora Monma, per un breve istante, continua a "volare" nell'inquadratura verso sinistra.
Il montaggio è ipercinetico (non ricordo di aver visto qualcosa di simile, nello stesso periodo, in una scena di combattimento) e sebbene le inquadrature e il montaggio avrebbero potuto essere più puliti (in particolare mi riferisco alle inquadrature 10 e 11), la dinamica dell'azione funziona perfettamente e personalmente credo che questa scelta registica sia stata certamente più efficace che girare questa terza parte in un'unica inquadratura, in cui Sanshiro sarebbe risultato più umano (mentre qui gli viene conferita una forza e una tecnica sovrumani, non per niente in italiano il titolo del film è "La leggenda del grande judo").
Parte 4 - Fine del combattimento
Dopo che Monma è stato lanciato da Sanshiro, non ne vediamo la caduta.
Lo stacco ci porta sugli spettatori più a sinistra e con una panoramica verso destra vediamo tutti gli altri spettatori alzarsi e guardare verso il punto in cui Monma è stato lanciato, la panoramica si conclude proprio sul suo corpo, esanime, in un angolo del dojo.

Ho voluto mettere assieme questa lunga panoramica in un'unica immagine per sottolineare la coerenza della composizione: tutta l'inquadratura, il suo movimento, ogni sguardo di ogni persona presente (in uno dei 4 gruppi), la struttura del dojo stesso, tutto è volto verso quell'angolo, verso il corpo di Monma su cui il nostro sguardo (che è quello della mdp) si ferma.
Inquadratura 14
Il combattimento è finito, ci avviciniamo a Monma nell'angolo a terra con uno stacco raccordato sull'asse, notiamo che è stato scaraventato contro la parete di legno del dojo, dove vediamo i danni provocati dallo scontro violento.
L'urto è stato talmente forte che un pannello di legno quadrettato (il classico "Shoji" in legno e carta di riso) cade dall'alto sul corpo di Monma.Kurosawa sceglie di far cadere questo pannello al rallentatore (in "slow motion") ed è una scelta di sicuro effetto! Si noti il ritmo che è stato dato all'intera scena:
- la prima parte è stata descritta senza fretta, per creare la tensione prima del combattimento,
- la seconda parte è concitata, con l'inizio del combattimento,
- la terza parte ci porta al culmine della lotta con un montaggio ipercinetico,
- infine la conclusione, dove il tempo quasi si ferma su quell'attimo finale.
Quanto è stato astuto e geniale Kurosawa ad inserire quel pannello cadente per rallentare il ritmo all'inverosimile e così dilatare il tempo, proprio in quel particolare momento?
Con un secondo raccordo sull'asse ci allontaniamo da Monma e torniamo su Sanshiro, che vediamo in figura intera; siamo alle sue spalle, con una semisoggettiva molto ben composta.Il ritmo è rallentato, il momento è tragico, Monma non si muove più, è morto.
Un urlo di donna rompe il silenzio, Sanshiro si volta, vediamo il suo volto in un mezzo busto molto ben raccordato sul movimento con la precedente inquadratura. Il suo sguardo guarda leggermente a destra.
Inquadrature 17 e 18
Nel controcampo notiamo che c'è un angolo del dojo che fino a quel momento ci era rimasto precluso, come fosse stato alle nostre spalle, è un angolo aperto attraverso il quale la gente all'esterno della struttura può vedere all'interno, molti si sono fermati per assistere al combattimento.Al centro dell'inquadratura notiamo una donna, sia lei che gli altri guardano leggermente a sinistra, a raccordarsi coerentemente con la precedente inquadratura in cui Sanshiro guardava a destra; ci avvicianiamo a lei con un raccordo sull'asse, non vi è dubbio che l'urlo provenisse da lei, il suo sguardo è gelido (scopriremo dopo poco che si tratta della figlia di Monma, che vorrà vendicare la sua morte).
La scena termina quindi così, con amarezza e angoscia, Sanshiro ha vinto ma il suo avversario è morto e quindi sappiamo che ciò porterà delle conseguenze e quel grido e quel viso non preannunciano nulla di buono.
Vocabolario Giapponese: judo, jujutsu
Vocabolario Cinefilo: slow motion, panoramica, mezzo busto, figura intera, dettaglio, campo e controcampo, semisoggettiva, movimento di macchina (mdm), macchina da presa (mdp), raccordo sull'asse, raccordo di sguardo, raccordo di movimento
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